Guayabera cubana

Guayabera Cubana
La Guayabera cubana caratteristica dei contadini cubani. A Cuba la Guayabera è un capo che fa parte delle tradizioni storiche di quella nazio

La Guayabera cubana caratteristica dei contadini cubani.

A Cuba la Guayabera è un capo che fa parte delle tradizioni storiche di quella nazione.

Sebbene attualmente questa camicia venga utilizzata come abito elegante in eventi importanti, cerimonie formali e diplomatiche, è caratteristica dei contadini, almeno per diversi anni.

Questi capi erano inizialmente usati solo dagli uomini che lavoravano nella terra, ma oggi esistono anche modelli per donna, sia in camicie che abiti, a maniche corte o lunghe.

Tra le caratteristiche principali di questo guardaroba ci sono le decorazioni con le pieghe che si trovano su due file davanti e uno dietro, ha quattro tasche, venti bottoni e sono generalmente ricamati per abbellirli e dargli più lucidità.

Sebbene all’inizio fossero generalmente realizzati in cotone o filo, oggi vengono cuciti anche con tessuti di lino, seta o poliestere.

Le guayaberas sono utilizzate a Cuba, ma anche in altri paesi del continente americano, dove sono conosciute come guayabana, chacabanas, shirt e altre denominazioni.

Questo capo cubano e la sua storia a Cuba.

Ancora oggi non c’è una storia precisa sull’origine di questo capo nel mondo, e nemmeno a Cuba.

Esistono diverse versioni di come è stata introdotta l’isola, l’unica cosa che hanno in comune è che la maggior parte concede il privilegio alla città di Sancti Spiritus.

Una di queste storie ha a che fare con un immigrato che è arrivato dalla Spagna e ha aperto una sartoria nella città dove si vendevano camicie con tasche un po’ simili all’attuale guayabera.

Un altro suggerisce che un contadino anche lui di origine ispanica disse alla moglie di cucirgli abiti comodi per i lavori agricoli e fu così che nacque l’indumento.

Ma poiché la disputa mondiale sull’origine dell’indumento è tra diverse nazioni, a lui è attribuita anche l’arrivo di quella maglia a Cuba, nella Repubblica Dominicana, tramite il patriota Máximo Gómez.

La verità è che ci sono diverse versioni, ma mentre è confermato quale sia la più accurata, la guayabera è ancora lì come tradizione dell’isola caraibica. Non importa da dove venisse, lo fece per restare.

Anche la vera storia sul perché questo peculiare modello di camicie sia chiamato guayabera non è ben definita.

Alcuni dicono di aver studiato l’argomento che inizialmente era chiamato yayabera perché era usato nella terra del fiume Yayabo.

Per l’ampiezza delle loro tasche, alcuni contadini o contadini, come sono conosciuti anche a Cuba, vi mettevano delle guaiave per portarseli a casa e lì, secondo alcuni, sarebbe emerso l’attuale nome dell’indumento popolare.

Agli inizi il modello era qualcosa di diverso da quello attuale, a poco a poco alcuni sarti e sarte stavano apportando modifiche per abbellirlo e dargli scopi commerciali, tanto che nel ‘900 passò dall’essere un capo contadino in lavorazione della terra ad uso dell’alta aristocrazia, ovviamente con tessuti di migliore qualità.

Già nel 1955 a Sancti Spiritus, presunta città di origine dell’indumento a Cuba, designarono il primo luglio come Giornata di Guayabera.

Questa data è stata scelta perché era il compleanno di Juan Cristóbal Napoles Fajardo, il Cucalambé, quel popolare Decimista che scrisse un’ode a quell’indumento che indossava anche lui.

Attualmente in Sancti Spiritus per quella data, la città fa eco all’esposizione delle diverse modalità culturali e artistiche per rendere omaggio al suo prestigioso abito e alle tradizioni culturali e storiche del paese.

L’attuale Guayabera cubana.

Nel 2010 a Cuba è stato ufficialmente istituito, come si legge nella Gazzetta della Repubblica, come indumento per i funzionari che partecipano alle cerimonie diplomatiche.

Sancti Spiritus e la sua Casa Museo Guayabera.

Poiché la storia attribuisce l’origine della camicia popolare a Cuba alla terra di Yayabo, attualmente in quella città c’è una Casa Museo Guayabera dove è esposta la più grande collezione di quell’indumento sull’isola.

Nell’istituzione culturale, inaugurata nel 2012, sono presenti più di 200 pezzi che sono stati utilizzati da personalità politiche, scienze mediche, cultura e altri aspetti sociali.

Tra le tante magliette che vengono mostrate spicca quella usata da Fidel Castro Ruz nel 1994 al Vertice Iberoamericano di Cartagena de Indias, oltre a quella disegnata appositamente per il presidente venezuelano Hugo Chávez.

Altri che attirano visitatori alla Casa Museo sono lo scrittore Gabriel García Márquez, la ballerina Alicia Alonso, il pittore Oswaldo Guayasamín, gli atleti Ana Fidelia Quiros e Teófilo Stevenson e il musicista Compay Segundo, tra gli altri artisti e personalità.

Questa istituzione è l’unica nel suo genere nel paese dedicata all’abbigliamento nazionale e i suoi campioni espositivi cambiano ogni trimestre dell’anno.

In quel recinto c’è anche uno spazio dedicato alla realizzazione di questi capi molto cubani.

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