Castello di San Pedro de la Roc

Castello di San Pedro de la Roca
Il Castello di San Pedro de la Roca è stato dichiarato Monumento Nazionale il 25 dicembre 1979 e successivamente dichiarato dall'UNESCO Patri

Storia del Castello di San Pedro de la Roc

Il crescente boom dei corsari nei Caraibi e la politica di Filippo II di fortificare le sue colonie, a partire dalla perdita dell’egemonia navale spagnola nel 1588, determinarono l’erezione, tra il 1590 e il 1610, di un morrillo con fucili rivellini al lato sopravvento di l’ingresso alla baia di Santiago de Cuba.

Le innovazioni navali operate nel XVII secolo, insieme all’acuirsi delle contraddizioni tra le potenze europee, resero indispensabile fortificare ulteriormente questo luogo strategico.

Nel 1638, dopo la visita dell’ingegnere militare Juan Bautista Antonelli, il governatore della città Pedro de la Roca y Borja, ordinò la costruzione di una fortezza in muratura con quattro bastioni che chiamò Castillo de San Pedro de la Roca del Morro.

Nel 1662 una squadra inglese, eludendo lo scontro con la Fortezza, sbarcò quattro chilometri più a est e si impadronì della città; il Castello viene evacuato, i suoi boschi distrutti e la sua artiglieria presa.

Tra il 1663 e il 1669 fu ricostruito e ampliato dagli ingegneri Juan Císcara Ibáñez, Juan Císcara Ramírez e Francisco Pérez; anche con zone interne in legno, ma con il suo perimetro attuale, aggiungendo le difese di fianco delle batterie della Stella e di Santa Catalina e la piattaforma superiore della Santissima Trinità e ampliandone altre come il Santissimo Sacramento.

Nel 1678 vanificò l’assalto di uno squadrone francese e nel 1680 quello del filibustiere Franquesma.

Tra il 1675 e il 1692 fu danneggiata dai terremoti che ne fecero ricostruire l’ingegnere Francisco Pérez tra il 1693-1695; Subisce nuovamente modifiche tra il 1738-1740, questa volta sotto la direzione dell’ingegnere Antonio de Arredondo, che ampliò il Castello e la Stella, terminando le piattaforme di Sacramento, El Aljibe e Napoli, furono localizzati magazzini e Chiesa, le sue mura si elevarono in altezza e ampliato il suo sistema costiero.

Juan Martín Cermeño e Francisco Calderín, le hanno conferito l’aspetto attuale dopo essere stata devastata da nuovi terremoti tra il 1757 e il 1766, compresa la sua spianata anteriore e il forte La Avanzada.

A partire dal 1775, La Roca e La Estrella iniziarono a funzionare regolarmente come prigioni politiche senza abbandonare le loro funzioni militari, fatto che si mantenne fino al XIX secolo.

Già nel 1898 durante la guerra ispano-cubano-americana, furono erette la casamatta delle comunicazioni, la batteria di El Vigía, Punta Gorda, Socapa Alta e Baja e le linee di siluri della foce della baia; Nel corso del XX secolo, il sistema fortificato di La Roca è entrato in una fase dormiente che ha quasi portato alla sua rovina, fino a quando negli anni ’60 è stato restaurato dal Dr. Francisco Prat Puig.

Caratteristiche del Castello

Il Castello di San Pedro de la Roca e le relative opere difensive sono di eccezionale valore, perché costituiscono l’esempio più grande e completo dei principi dell’ingegneria militare rinascimentale adattati alle esigenze delle potenze coloniali europee nei Caraibi.

La sua posizione eccezionale e il suo adattamento alla topografia collocano il Castillo San Pedro de la Roca in un gruppo ampiamente riconosciuto di tre di quelle fortezze progettate dai famosi architetti militari, padre e figlio, Bautista e Juan Bautista Antonelli; gli altri sono il Castillo de los Tres Reyes a L’Avana (Cuba) e il Castillo de San Sebastián a San Juan (Porto Rico).

L’autenticità del castello è alta perché ha subito poche modifiche dal XIX secolo, quando è andato fuori uso, fino agli anni ’60, quando sono iniziati i lavori di restauro.

Il Castello di San Pedro de la Roc, Patrimonio dell’Umanità

Il Castello di San Pedro de la Roca è stato dichiarato Monumento Nazionale il 25 dicembre 1979 e successivamente dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità con la categoria di Sito Culturale durante la XXI Riunione del Comitato del Patrimonio Mondiale, tenutasi dal 1 al 6 dicembre 1997, a Napoli, Italia.

Nella loro selezione sono stati presi in considerazione i criteri culturali IV e V della Convenzione per la protezione del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale, per “presentare esempi eminenti di un tipo di costruzione, architettura o paesaggio illustrativo di un periodo significativo (s) ) della storia dell’umanità, e per costituire un esempio eminente di insediamento umano o occupazione di un territorio di una cultura (o culture) tradizionale rappresentativa, specialmente quando diventano vulnerabili sotto gli effetti di mutazioni irreversibili”.

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